Domanda:
Qualcuno sa spiegarmi cos' è la mononucleosi?
Lost in thought*
2008-02-21 05:14:48 UTC
So cos' è, ma vagamente. Qualcuno me lo sa spiegare...?
23 risposte:
2008-02-21 05:20:30 UTC
La mononucleosi è una malattia febbrile causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus. Il nome deriva dal fatto che la malattia causa un aumento dei globuli bianchi, in particolare delle cellule mononucleate. Diffusa soprattutto fra i giovani, può essere contratta in qualsiasi ambiente affollato, essendo estremamente contagiosa; il contagio avviene attraverso la saliva (è detta anche malattia del bacio) e le urine. Il periodo di incubazione varia fra 30 e 50 giorni. Spesso il contagio decorre in maniera asintomatica e può essere confusa con altre patologie (come la tonsillite), essendo il sintomo principale rappresentato dalla stanchezza; solo in una minoranza di casi si manifesta con l'ingrossamento dei linfonodi del collo, della nuca, delle ascelle e dell'inguine, mal di gola intenso (a volte con le tonsille ricoperte di muco verdastro), febbre elevata e prolungata (anche due settimane), astenia, esantema (in un paziente su dieci), lieve ingrossamento della milza. Il decorso è variabile e può andare da dieci a oltre sessanta giorni. Normalmente l'infezione si risolve da sola; per i casi più gravi è possibile impiegare antivirali dell'ultima generazione (aciclovir). Dopo l'infezione, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente, che permane e può riattivarsi periodicamente. Altre conseguenze più spiacevoli della mononucleosi sono state scoperte solo recentemente. In alcuni individui (soprattutto di sesso femminile) permane un'alterazione degli equilibri endocrini che porta a uno stato di stanchezza persistente, la sindrome da stanchezza cronica, una vera e propria patologia, spesso invalidante. Per evitare facili allarmismi e la possibilità di confondere un periodo di stanchezza successivo alla mononucleosi con l'instaurarsi di una nuova condizione patologica, la sindrome da stanchezza cronica (CFS, Chronic Fatigue Syndrome) è ormai facilmente riconoscibile in centri specializzati (per esempio il soggetto presenta un'alta dolorabilità di punti ben precisi).
atir85
2008-02-21 15:12:44 UTC
ciao!!

studio medicina...ti scrivo qualche appunto preso a lezione poichè ho visto che t hanno risposto già in molti nei particolari .

In pratica è un numero molto grande di leucociti (globuli bianchi mononucleati)nel sangue..Può essere causata da citomegalovirus e causa febbre,problemi epatici...in questo caso nn si ha faringite o ingrossamento delle ghiandole cervicali.il virus epstein-barr invece causa faringite membranosa,febbre,linfociti atipici,e possono verificarsi diverse reazioni immuni,compreso lo sviluppo di anticorpi,contro questo virus.possibili complicanze sono l'epatite e la meningoencefalite.

colpisce soprattutto giovani adulti e adolescenti.si può trasmettere tramite la saliva -

delle volte la mononucleosi è una sindrome post trasfusionale
ninfea1984
2008-02-21 13:26:22 UTC
Te la spiego senza riportarti pezzi di altri siti..



Il mio fidanzato ce l'ha avuta c.ca dopo 1 anno che stavamo insieme..



La mononucleosi, è conosciuta anche come malattia del bacio, perchè si trasmette tramite la saliva (o anche per la scarsa igiene delle stoviglie); a lui si sono gonfiate le ghiandole, e aveva gli esami del sangue sballati oltre alla febbre che saliva e scendeva di continuo.. Oltre alle medicine (pensa che all'inizio pensavano fosse rosolia..mah..) ha dovuto fare una dieta in cui gli hanno tolto per un po' gli alcolici e i cibi troppo unti..l'unico problema..è che ci mette un bel po' ad andare via..e gli strascichi se li è tirati dietro per molto..cmq..io non l'ho presa..MISTERO!
ArYa
2008-02-21 13:21:09 UTC
si chiama malattia del bacio....si scopre nel momento in cui fai degli esami del sangue e i valori sono tutti sballati,si chiam malattia del bacio eprcè si contagia con la saliva.solitamente porta gonfiore delle ghiandole poi magari,questo dipende dallo stato, può colpire il fegato..cmq porta febbre, mal d testa, dolori agli arti e debolezza,tanta debolezza.una volta contratta non potrai piu riaverla perchè si sono formati gli anticorpi.cmq è una malattia tipo varicella ,niente di grave.l unica cosa è che per far si che i valori rientrino nella norma c voglion dai 2 ai 3 mesi....un bel pò di tempo.cmq non è preoccupante.l ho già detto che è contagiosa?si...ok...questo è quanto
2008-02-21 13:19:19 UTC
Mononucleosi o malattia del bacio...se non erro, praticamente si indeboliscono le tue difese immuniatarie e questo implica che non puoi fare attivita' fisica o mangiare alcuni cibi altrimenti rischi di ammalarti..con una certa facilita', ed e' anche molto contagiosa...basta un bacio!
...
2008-02-21 13:19:17 UTC
conosciuta anche come la malattia del primo bacio... l'ho fatta, non per il primo bacio, forse per qualcuno in più... è molto strana. In alcuni soggetti passa, manco li guarda... nel senso che si ammalano ma non sene sccorgono, in altri soggetti li scombussola totalmente.

Cominci sentendoti molto stanco, poi comincia la febbre. Ho passato 5 giorni con febbre tra i 41 e i 42°C, cambio letto 3 volte al giorno. Crisi di caldo e subito dopo convulsioni e tremori per il freddo, ho avuto pure forti dolori al collo, tanto da sospettare una meningite... una fiGaTa!



Non ci sono farmaci per guarire, ma si assumono per curare i fastidiosi sintomi.

Regredisce da sola. Dopo 20 giorni sono tornato a lavorare...

I valori del sangue sono tornati normali dopo ca. 3 mesi
2008-02-21 13:18:27 UTC
è detta anche malattia del bacio si trasmette molto spesso cn un bacio oppure bevendo da bicchieri sporchi al bar ecc..ciau
d.bavestrello
2008-02-21 13:18:14 UTC
Guarda ricordo che è venuta a mio fratello tanti anni fà.

E' un infezione che ti fà gonfiare le ghiandole sotto le orecchie,ti fà venire la febbre alta e dura qualche settimana.

Abbastanza fastidiosa se non ricordo male.
Guximtar R
2008-02-21 15:55:28 UTC
CHE COS'È LA MONONUCLEOSI - INFETTIVA?

Una malattia, definita anche morbo di Pfeiffer, angina monocitica, febbre ghiandolare o linfomonocitosi infettiva, che è probabilmente dovuta a un virus (virus EB, o di Epstein-Barr) e colpisce, sovente sotto forma di piccole epidemie, bambini e adolescenti che frequentano o vivono in scuole, internati, case per studenti e istituti similari, dove ci sia una certa promiscuità.
☆ piccola stella senza cielo ☆
2008-02-21 13:20:44 UTC
è la cosiddetta malattie del bacio (ma si può contrarre anche per via aerea!). ha un'incubazione di 4-8 settimane, mi sembra, e i sintomi più comuni sono febbre alta, stanchezza, mal di gola e a volte può ingrosarsi la milza o possono comparire linfonodi.
2008-02-21 13:19:20 UTC
E' un infezione che ti causa febbriccola e debolezza.....viene detta malattia del bacio perche si trasmette con la saliva. Si gonfiano gli adenoidi che sono le ghiandole che abbiamo dietro il collo e poi quelle sotto l'ombelico ( almeno per noi maschi)....ed è non tanto grave, ma lenta da curare e straziante da avere...ciauz
Elisha
2008-02-21 13:18:54 UTC
La mononucleosi, che ha come sintomi prevalenti stanchezza e aumento dei globuli bianchi, è una malattia infettiva non sempre facile da diagnosticare. Si trasmette soprattutto fra i giovani, abitualmente attraverso la saliva; per questo motivo è conosciuta anche come kissing desease o "malattia del bacio".



La mononucleosi è causata da un virus chiamato EBV (Epstein-Barr Virus), appartenente alla famiglia degli herpes virus, la stessa di varicella e fuoco di Sant'Antonio.
Tonyna
2008-02-21 13:24:50 UTC
La mononucleosi infettiva (detta comunemente malattia del bacio) è una malattia causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Ha un periodo di incubazione che va dalle quattro alle otto settimane.

Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.

La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.

È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.

Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:

tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

per via aerea (ambienti molto affollati)

Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.

Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.

È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.

In rarissimi casi, e di quei pochi quasi sempre limitatamente alle donne, la mononucleosi può portare ad una sindrome da stanchezza cronica a causa degli squilibri che questa può apportare al sistema endocrino, che è concretamente una malattia invalidante ma comunque diagnosticabile.
2008-02-21 13:23:55 UTC
Conosciuta da tutti come malattia del bacio è una patologia infettiva molto diffusa ma per fortuna non avvertita dalla maggior parte di noi.

Il VIRUS responsabile è l'EBV della famiglia degli Herpes virus. Quando si manifestano i sintomi è importante tenerli sotto controllo e soprattutto stare a riposo per una settimana circa.



La mononucleosi è una patologia molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Nella maggior parte dei casi non ci accorgiamo nemmeno della sua presenza perché il suo decorso è spesso asintomatico o al più presenta una lieve febbre e uno stato di generale stanchezza.



Si stima che in Italia a 16-18 anni la malattia ha coinvolto il 65-70% della popolazione ma solo nel 5% dei casi è stata sintomatica.



L’infezione del virus EBV può avvenire attraverso la saliva e le urine. Per questo, in genere, il contragio avviene per via sessuale o più semplicemente tramite un semplice bacio. È questo il motivo per cui volgarmente la mononucleosi viene definita malattia del bacio.

Ma quella sessuale-affettiva non l’unica via utilizzata dall’EBV per diffondersi. Capiamo benissimo che è sufficiente stare in ambienti affollati (basta uno starnuto ravvicinato), usare stoviglie o posate venute a contatto con una persona infetta o bere dallo stesso bicchiere o dalla stessa bottiglia.



Sembra che sia più facile subire l’infezione quando siamo stressati, abbiamo carenza di sali minerali e in generale il nostro sistema immunitario è in un periodo di scarsa efficienza.



L’incubazione dura mediamente 30-50 giorni e la malattia è già infettiva al termine della fase di incubazione. Dopo 5 -7 giorni dalla scomparsa dei sintomi principali si può ritornare al lavoro con tranquillità.



Quando invece si manifesta in maniera sintomatica ecco che ci si sente stanchi e si soffre di una debolezza muscolare prolungata (anche parecchie settimane) dopo un po’ di tempo interviene uno stato febbrile che può essere elevato e durare fino a due settimane.



A seconda dei casi poi si può ingrossare la milza, possono comparire i linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, PROPRIO PER L'AUMENTO DEI GLOBULI BIANCHI.



A causa dell’ingrossamento delle tonsille, che si ricoprono di muco verdastro, si può quindi soffrire di un intenso mal di gola.



Una buona cura di antibiotici in meno di due settimane riesce a debbellare il virus.



PER SCOPRIRE SE SE NE E' AFFETTI BASTA FAR ANALIZZARE UN CAMPIONE DI SALIVA DA UN LABORATORIO ANALISI CON LA SPECIFICA RICHIESTA DI CERCARE TRACCE DEL VIRUS. L'ESAME E' L'EPSTAIN - BARR, ESATTAMENTE IL NOME DEL VIRUS.
2008-02-21 13:21:36 UTC
Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.





Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



-tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

-per via aerea (ambienti molto affollati)

Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.





Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.
GIOVI13
2008-02-21 13:19:23 UTC
La mononucleosi infettiva (detta comunemente malattia del bacio) è una malattia causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Ha un periodo di incubazione che va dalle quattro alle otto settimane



Diagnosi e sintomi tipici



Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.



Modalità di contrazione del virus



Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



* tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

* per via aerea (ambienti molto affollati)



Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.



Prognosi e guarigione dal virus



Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.



Rare complicazioni



È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.



In rarissimi casi, e di quei pochi quasi sempre limitatamente alle donne, la mononucleosi può portare ad una sindrome da stanchezza cronica a causa degli squilibri che questa può apportare al sistema endocrino, che è concretamente una malattia invalidante ma comunque diagnosticabile.
tomakeuloveme
2008-02-21 13:17:24 UTC
La mononucleosi è una malattia febbrile causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus. Il nome deriva dal fatto che la malattia causa un aumento dei globuli bianchi, in particolare delle cellule mononucleate. Diffusa soprattutto fra i giovani, può essere contratta in qualsiasi ambiente affollato, essendo estremamente contagiosa; il contagio avviene attraverso la saliva (è detta anche malattia del bacio) e le urine. Il periodo di incubazione varia fra 30 e 50 giorni.

Spesso il contagio decorre in maniera asintomatica e può essere confusa con altre patologie (come la tonsillite), essendo il sintomo principale rappresentato dalla stanchezza; solo in una minoranza di casi si manifesta con l'ingrossamento dei linfonodi del collo, della nuca, delle ascelle e dell'inguine, mal di gola intenso (a volte con le tonsille ricoperte di muco verdastro), febbre elevata e prolungata (anche due settimane), astenia, esantema (in un paziente su dieci), lieve ingrossamento della milza. Poiché l'origine è virale, gli antibiotici sono sconsigliati (anzi in pazienti sottoposti a trattamento con ampicillina possono comparire chiazze rosate in tutto il corpo), come pure i cortisonici poiché abbassano l'efficienza dei globuli bianchi che svolgono un ruolo importante nella patologia. Sconsigliato pure l'impiego di acido acetilsalicilico (la normale aspirina) per il rischio di sindrome di Reye, una grave forma di encefalopatia acuta. Il decorso è variabile e può andare da dieci a oltre sessanta giorni. Normalmente l'infezione si risolve da sola; per i casi più gravi è possibile impiegare antivirali dell'ultima generazione (aciclovir).

Mononucleosi e sport - Poiché in molti casi la malattia è asintomatica, nei giovani la mononucleosi può essere responsabile di periodi di scarsa forma difficilmente spiegabili. Poiché è interessata anche la milza, in alcuni sport, in caso di trauma addominale, può verificarsi la rottura della stessa.

Mononucleosi e gravidanza - Pur essendo un'infezione acuta, a differenze di altre malattie contraibili dalle gestanti, la mononucleosi non costituisce un pericolo per la futura mamma o il bambino, non induce l'aborto e non è ritenuta responsabile di possibili malformazioni del feto.





ToMaKeUlOvEmE
2008-02-21 13:19:58 UTC
E' una malattia che viene una sola volta (come varicella, morbillo, ecc.), quindi dovrebbe essere esantematica o "delle 5 malattie". Si manifesta attraverso mal di testa, vomito, diarrea, e altri sintomi meno meno noti.Dura piu o meno 1 mese e si può prendere maggiormente in un asilo nido o in piscina.
2008-02-21 13:18:50 UTC
La mononucleosi, che ha come sintomi prevalenti stanchezza e aumento dei globuli bianchi, è una malattia infettiva non sempre facile da diagnosticare. Si trasmette soprattutto fra i giovani, abitualmente attraverso la saliva; per questo motivo è conosciuta anche come kissing desease o "malattia del bacio".



La mononucleosi è causata da un virus chiamato EBV (Epstein-Barr Virus), appartenente alla famiglia degli herpes virus, la stessa di varicella e fuoco di Sant'Antonio.



Sintomi

I sintomi principali della mononucleosi sono simili a quelli di un comune malanno invernale e comprendono febbre, debolezza, senso di malessere generale ed ingrossamento dei linfonodi. Il periodo di incubazione è piuttosto lungo e variabile dai 30 ai 50 giorni. Generalmente è inferiore nei bambini.



L'esordio clinico è spesso preceduto da una fase, detta prodromica, in cui la sintomatologia è di carattere generale e non particolarmente preoccupante (modesta cefalea, febbricola, anoressia, dolori muscolari diffusi, sudorazione ecc.). Se il virus prende il sopravvento sul sistema immunitario, la mononucleosi vera e propria esordisce con una fenomenologia più specifica, i cui elementi principali sono rappresentati da febbre, faringite (mal di gola, difficoltà nella deglutizione, possibile disidratazione) e linfoadenomegalia. Dopo alcuni giorni si assiste alla comparsa di un rilevante numero di cellule linfocitarie atipiche nel sangue. L'astenia (debolezza) è un altro sintomo spesso rilevante, che in alcuni casi perdura per svariate settimane.



Altri sintomi della mononucleosi comprendono: splenomegalia (ingrossamento della milza) ed orticaria. Spesso è presente anche una sofferenza epatica, evidenziabile attraverso esami sierologici.



La mononucleosi può causare delle complicanze, fortunatamente piuttosto rare, a carico del sistema nervoso centrale, periferico e vascolare (anemia emolitica e piastrinopenia). Possibile anche il coinvolgimento di cuore e polmoni.



In alcuni casi la malattia si manifesta in maniera subdola, con poca febbre ed un senso generale di malessere e stanchezza, che può perdurare anche per diversi mesi. Dopo l'iniziale contagio, l'Epstein-Barr virus rimane infatti silente, in attesa che le difese immunitarie si abbassino. La sua successiva riattivazione è implicata nella sindrome da stanchezza cronica.



L'infezione persistente da EBV è stata recentemente messa in relazione anche con l'insorgenza del linfoma di Burkitt e di altre malattie tumorali. Se il contagio avviene durante l'infanzia, la momonucleosi è solitamente caratterizzata da sintomi lievi, non specifici o da nessun sintomo.



Contagiosità

La mononucleosi è una malattia a contagiosità modesta, che colpisce preferenzialmente soggetti di età compresa fra i 15 ed i 25 anni. Diffusa un po' in tutto il mondo, interessa entro l'adolescenza il 50% degli individui che vivono nei Paesi industrializzati, mentre compare più precocemente in quelli in via di sviluppo. Considerato il basso tasso di contagiosità, la mononucleosi può causare piccole epidemie soltanto in particolari condizioni (stretto contatto con soggetti affetti, sovraffollamento e cattive condizioni igieniche).



Secondo recenti stime, nel corso della propria vita circa il 90% della popolazione adulta, senza particolare predilezione di sesso, è venuta in contatto con l'Epstein-Barr virus. La maggior parte di queste persone ha sviluppato anticorpi specifici senza aver mai accusato alcun segno di infezione. La mononucleosi dà segni di sé soltanto quando colpisce soggetti debilitati, con un sistema immunitario compromesso.



Il contagio può essere diretto ed avvenire tramite saliva (via oro-faringea), rapporto sessuale o trasfusioni di sangue ed emoderivati, oppure indiretto, per esempio tramite l'utilizzo comune di oggetti contaminati quali posate, bicchieri, piatti e giocattoli.



La contagiosità può permanere per molto tempo, poiché l'eliminazione faringea del virus persiste fino ad un anno dopo l'infezione. Bisogna inoltre considerare che, durante i periodi di riattivazione del virus, gli stessi portatori sani possono diventare fonte di contagio. In ogni caso se si è già stati infettati una volta, ogni successivo contatto con una persona affetta da mononucleosi sarà privo di conseguenze. La malattia non costituisce un pericolo nemmeno per le gestanti e non esiste, tuttora, alcuna relazione certa tra mononucleosi ed aborti o malformazioni fetali.



Diagnosi

L'infezione acuta da mononucleosi è diagnosticata clinicamente dal contemporaneo manifestarsi di febbre, ingrossamento dei linfonodi e mal di gola. La diagnosi definitiva si raggiunge soltanto mediante la constatazione della presenza di linfociti caratteristici nel sangue. Gli stessi sono però riscontrabili anche nel corso di altre malattie, come l'epatite virale, la malattia da citomegalovirus e la rosolia. Tuttavia, mentre in queste condizioni la percentuale di linfociti anomali è nettamente inferiore al 10%, in caso di mononucleosi la quota di cellule linfocitarie atipiche non scende al di sotto di tale valore. In ogni caso per differenziare la malattia dalle sindromi similmononucleosiche precedentemente elencate, esistono esami immunologici specifici.



Cura e terapie

Nella maggior parte dei casi la mononucleosi si risolve positivamente entro due o tre settimane. Raramente si hanno ricadute croniche negli anni a venire, anche se alcuni pazienti tendono comunque ad accusare stanchezza e difficoltà di concentrazione per diversi mesi. Dopo la guarigione, l'EBV rimane infatti latente nel tessuto linfoghiandolare e può riattivarsi dando luogo alla cosiddetta "sindrome da fatica cronica", uno stato di debilitazione generale che può perdurare diversi mesi, sottraendo al soggetto energie fisiche e mentali (si noti l'analogia con l'herpes simplex e zoster, responsabili, rispettivamente, dell'herpes labiale/genitale e della varicella/fuoco di Sant'Antonio). Per prevenire il riattivarsi del virus è importante mantenere l'efficienza del sistema immunitario con uno stile di vita attivo, privo di eccessivi stress e basato su una sana alimentazione.



Il paziente colpito da mononucleosi dovrebbe riposare a letto ed evitare sforzi fisici per almeno un mese, specie se sussiste splenomegalia. La rottura della milza per traumi addominali è infatti una complicanza rara ma temibilissima. Le categorie a maggior rischio sono i bambini e gli sportivi, che dovrebbero astenersi dagli sforzi anche per qualche settimana dopo la remissione clinica. Se durante l'attività, dopo energica palpazione, o in seguito ad un incidente, dovessero insorgere dolori diffusi alla parte superiore sinistra dell'addome, è bene richiedere l'intervento immediato dei soccorsi sanitari.



La terapia farmacologica della mononucleosi si basa sulla somministrazione di analgesici (acetaminofene, ibuprofene) ed antipiretici (escluso l'acido acetilsalicilico che può causare una grave complicanza chiamata sindrome di Reye).



Soltanto nei casi più gravi è previsto il ricorso, per alcuni giorni, ai farmaci corticosteroidei. Nel caso fallissero anche questi medicinali, la cura della mononucleosi si può avvalere delle IgG (immunoglubuline).
2008-02-21 13:18:08 UTC
La mononucleosi infettiva (detta comunemente malattia del bacio) è una malattia causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Ha un periodo di incubazione che va dalle quattro alle otto settimane.

Indice

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* 1 Diagnosi e sintomi tipici

* 2 Modalità di contrazione del virus

* 3 Prognosi e guarigione dal virus

* 4 Rare complicazioni



Diagnosi e sintomi tipici [modifica]



Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.



Modalità di contrazione del virus [modifica]



Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



* tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

* per via aerea (ambienti molto affollati)



Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.



Prognosi e guarigione dal virus [modifica]



Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.



Rare complicazioni [modifica]



È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.



In rarissimi casi, e di quei pochi quasi sempre limitatamente alle donne, la mononucleosi può portare ad una sindrome da stanchezza cronica a causa degli squilibri che questa può apportare al sistema endocrino, che è concretamente una malattia invalidante ma comunque diagnosticabile.





SPERO K TI SN STATA D'AIUTO....!!!!!!!!!!!!!!!! BACI
piper
2008-02-21 13:17:29 UTC
Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario
2008-02-21 13:23:13 UTC
La mononucleosi infettiva (detta comunemente malattia del bacio) è una malattia causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Ha un periodo di incubazione che va dalle quattro alle otto settimane. Diagnosi e sintomi tipici [modifica]

Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.





Modalità di contrazione del virus [modifica]

Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

per via aerea (ambienti molto affollati)

Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.





Prognosi e guarigione dal virus [modifica]

Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.





Rare complicazioni [modifica]

È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.



In rarissimi casi, e di quei pochi quasi sempre limitatamente alle donne, la mononucleosi può portare ad una sindrome da stanchezza cronica a causa degli squilibri che questa può apportare al sistema endocrino, che è concretamente una malattia invalidante ma comunque diagnosticabile.

Diagnosi e sintomi tipici [modifica]

Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.





Modalità di contrazione del virus [modifica]

Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

per via aerea (ambienti molto affollati)

Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.





Prognosi e guarigione dal virus [modifica]

Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.





Rare complicazioni [modifica]

È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.



In rarissimi casi, e di quei pochi quasi sempre limitatamente alle donne, la mononucleosi può portare ad una sindrome da stanchezza cronica a causa degli squilibri che questa può apportare al sistema endocrino, che è concretamente una malattia invalidante ma comunque diagnosticabile.

Diagnosi e sintomi tipici [modifica]

Si manifesta con lo stato febbrile (febbre), stanchezza, astenia, in alcuni casi si avverte un ingrossamento della milza, la comparsa di linfonodi sul collo, sulla nuca e sulle ascelle, mal di gola intenso eventualmente accompagnato da alterazione delle tonsille, che si ricoprono di un muco di colore verdastro. In molti casi, si può manifestare esantema. In casi eccezionali (meno del 15%), dovuti a mancanza di cure appropriate, si può manifestare encefalite.



La febbre, che può essere anche piuttosto elevata, può manifestarsi anche per due settimane. Il decorso è naturale e sempre benigno.



È facile poter confondere la mononucleosi con una tonsillite in quanto i sintomi sono pressoché gli stessi se non fosse che la cura antibiotica in genere prescritta è completamente inefficiente. In questi casi prima di ogni allarmismo può essere utile ricorrere al test, che non va alla ricerca del virus ma degli anticorpi presenti come reazione del nostro sistema immunitario.





Modalità di contrazione del virus [modifica]

Questa infezione è molto contagiosa e si propaga soprattutto attraverso saliva e urine. Il contagio avviene:



tramite un semplice bacio (nella cultura popolare tale patologia viene definita anche malattia del bacio).

per via aerea (ambienti molto affollati)

Normalmente una persona smette di essere infettiva dopo circa 5-7 giorni dalla cessazione dei sintomi più evidenti.





Prognosi e guarigione dal virus [modifica]

Contro la mononucleosi, essendo di origine virale, non vi sono cure, ad eccezione degli antivirali di ultima generazione consigliati però solo in casi particolarmente gravi. Il trattamento antibiotico, invece, può avere addirittura effetti nocivi. Nella maggioranza dei casi, comunque, la malattia decorre in non più di 2 mesi senza ripercussioni di alcun tipo. Dopo l'infezione primaria, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente; si possono verificare delle riattivazioni dell'infezione, dato che l'individuo rimane un portatore del virus per tutta la vita.





Rare complicazioni [modifica]

È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle qu
2008-02-21 13:22:35 UTC
scusa ma cercare su un google o su wikipeda no eh???


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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