Domanda:
Mononucleosi...help?!?
fσяѕуєяα
2008-05-03 00:55:25 UTC
Salve a tutti ragazzi e ragazze!sto con un ragazzo ke poco + di un mese fa ha avuto la mononucleosi, ora però tutti i sintomi sono scomparsi apparte la milza ke è ancora un pò ingrossata e di conseguenza lui nn può fare sforzi...la mia domanda ora è, precisando prima ke io nn sn mai stata affetta da mononucleosi e a quanto ho letto da alcune ricerke colui ke l'ha avuta ne è portatore sano...quindi, se io bacio questo ragazzo potrei essere infettata? anke se ormai lo stato della malattia è latente?cioè il ragazzo preso in questione nn potrà più baciare nessuna senza pericolo di infettare? o la malattia è infettiva solo quando ci sn i sintomi?un pò come la varicella, la rosolia ecc...vi prego rispondetemi!grazie in anticipo!:-)
Sei risposte:
Miki63
2008-05-03 01:05:01 UTC
Puoi baciarlo tranquillamente perchè non è più contagioso e non sarà assolutamente portatore sano. Una volta superata la malattia è passata e basta.
GiAnLuCa HoUsEtTiNo_92
2008-05-03 05:12:44 UTC
ma tanto nn è mortale
broccoletto76
2008-05-04 09:33:38 UTC
La mononucleosi è una malattia febbrile causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus. Il nome deriva dal fatto che la malattia causa un aumento dei globuli bianchi, in particolare delle cellule mononucleate. Diffusa soprattutto fra i giovani, può essere contratta in qualsiasi ambiente affollato, essendo estremamente contagiosa; il contagio avviene attraverso la saliva (è detta anche malattia del bacio) e le urine. Il periodo di incubazione varia fra 30 e 50 giorni.

Spesso il contagio decorre in maniera asintomatica e può essere confusa con altre patologie (come la tonsillite), essendo il sintomo principale rappresentato dalla stanchezza; solo in una minoranza di casi si manifesta con l'ingrossamento dei linfonodi del collo, della nuca, delle ascelle e dell'inguine, mal di gola intenso (a volte con le tonsille ricoperte di muco verdastro), febbre elevata e prolungata (anche due settimane), astenia, esantema (in un paziente su dieci), lieve ingrossamento della milza. Poiché l'origine è virale, gli antibiotici sono sconsigliati (anzi in pazienti sottoposti a trattamento con ampicillina possono comparire chiazze rosate in tutto il corpo), come pure i cortisonici poiché abbassano l'efficienza dei globuli bianchi che svolgono un ruolo importante nella patologia. Sconsigliato pure l'impiego di acido acetilsalicilico (la normale aspirina) per il rischio di sindrome di Reye, una grave forma di encefalopatia acuta. Il decorso è variabile e può andare da dieci a oltre sessanta giorni. Normalmente l'infezione si risolve da sola; per i casi più gravi è possibile impiegare antivirali dell'ultima generazione (aciclovir).

Mononucleosi e sport - Poiché in molti casi la malattia è asintomatica, nei giovani la mononucleosi può essere responsabile di periodi di scarsa forma difficilmente spiegabili. Poiché è interessata anche la milza, in alcuni sport, in caso di trauma addominale, può verificarsi la rottura della stessa.

Mononucleosi e gravidanza - Pur essendo un'infezione acuta, a differenze di altre malattie contraibili dalle gestanti, la mononucleosi non costituisce un pericolo per la futura mamma o il bambino, non induce l'aborto e non è ritenuta responsabile di possibili malformazioni del feto.

La diagnosi della mononucleosi



La diagnosi certa si ottiene verificando l'aumento dei globuli bianchi e la presenza di anticorpi al virus di Epstein-Barr. Il virus della mononucleosi è estremamente diffuso e il 90% circa degli adulti ne è venuto in contatto e si è immunizzato.

Il test diagnostico più semplice è il monotest, cioè la ricerca di anticorpi eterofili (in grado di agglutinare i globuli rossi di pecora) che compaiono nel 95% dei casi di infezione da virus di Epstein-Barr. Il monotest è rapido e poco costoso, ma per la mononucleosi non è però specifico al 100%. Perciò è opportuno ricorrere alla ricerca di anticorpi specificamente rivolti contro alcune proteine (antigeni) dell'EBV, come l'EA (early antigens), il VCA (viral capsid antigens) e l' EBNA (Epstein-Barr nuclear antigens). Il decorso della mononucleosi - Normalmente l'infezione si risolve da sola in modo benigno nel giro di otto settimane; per i casi più gravi è possibile impiegare antivirali dell'ultima generazione (aciclovir).

Conseguenze e complicanze



Dopo l'infezione, il virus di Epstein-Barr stabilisce un'infezione latente, che permane e può riattivarsi periodicamente. Altre conseguenze più spiacevoli della mononucleosi sono state scoperte solo recentemente. In alcuni individui (soprattutto di sesso femminile) permane un'alterazione degli equilibri endocrini che porta a uno stato di stanchezza persistente, la sindrome da stanchezza cronica, una vera e propria patologia, spesso invalidante. Per evitare facili allarmismi e la possibilità di confondere un periodo di stanchezza successivo alla mononucleosi con l'instaurarsi di una nuova condizione patologica, la sindrome da stanchezza cronica (CFS, Chronic Fatigue Syndrome) è ormai facilmente riconoscibile in centri specializzati (per esempio il soggetto presenta un'alta dolorabilità di punti ben precisi).

Complicanze più gravi - Nei casi di immunosoppressione, sia essa congenita o acquisita in seguito ad altre malattie o trattamenti clinici, l'infezione del virus di Epstein-Barr può portare a gravi casi di infezioni croniche e neoplasie ai linfonodi. La ricerca medica si sta concentrando sulla possibile relazione tra tumori e altre malattie (come la sclerosi o l'AIDS) e l'infezione da virus di Epstein-Barr.
Jean Claude (nooooo)
2008-05-03 01:46:52 UTC
La complicazione grave più frequente è la rottura della milza,a rischio nei casi (circa il 40%) in cui questa sia ingrossata; pertanto si consiglia di non eseguire attività fisica soggetta a traumatismi fino alla risoluzione del quadro. È in alcune condizioni, caratterizzate da grave immunosoppressione congenita o acquisita, che il virus di Epstein-Barr può riattivarsi o persistere nella fase litica, dando origine a forme cliniche molto gravi. Il virus di Epstein-Barr è stato infatti associato con un gran numero di malattie, anche neoplastiche, per molte delle quali è ormai definitivamente accertato il suo ruolo eziopatogenetico.



In casi eccezionali (meno del 1%), in particolare in immunodepressi, si può manifestare encefalite. In alcuni individui, probabilmente predisposti per cause congenite o acquisite che alterano la risposta immunitaria contro il virus, l'infezione primaria non è controllata ed il virus di Epstein-Barr continua a replicarsi provocando un'infezione cronica attiva (CAEBV) di cui si conoscono forme molto gravi o severe (SCAEBV). Questa sindrome ha avuto diverse definizioni, anche perché si sovrappone con altre non ben definite come la sindrome da stanchezza cronica e la sindrome da emofagocitosi EBV correlata. Contrariamente a quanto asserito negli anni passati, nei pazienti con CAEBV si segnalano sempre più frequentemente neoplasie linfoidi originate dalle cellule T e dalle cellule NK e non dai linfociti B, come generalmente si osserva nelle malattie linfoproliferative post-trapianto EBV positive.



L'EBV in particolare, ma anche gli altri agenti infettivi che posson dare quadri simil-mononucleosici (CMV, toxoplasma, virus epatitici, HIV), sono tra le cause riconosciute della sindrome da stanchezza cronica, probabilmente a causa degli squilibri che possono apportare al sistema endocrino; un'intensa debolezza durante la fase acuta della mononucleosi conferisce un maggior rischio di sviluppare poi questa complicanza.





la milza è un problema ancora,nn fate l'amore fino a quando nn si è sgonfiata
benjymavi
2008-05-03 01:30:07 UTC
Per tua sicurezza (anche futura) puoi fare un esame del sangue nel quale ricercara gli anticorpi della mononucleosi.

La maggior parte delle persone, infatti, passa la malattia senza avere particolari sintomi che ti inducano a stare a riposo assoluto.

Pertanto, non è detto che tu non l'abbia già passata. SOlo con la ricerca degli anticorpi nel sangue hai la certezza.

Ti dico questo per esperienza diretta, in quanto credevo che l'avesse mio figlio. Ma dagli esami è risultato che l'aveva gia passata (senza che ce ne accorgessimo) e pertanto era già protetto.
2008-05-03 01:04:33 UTC
io ho avuto la mononucleosi circa 3 mesi fa...e il mio ragazzo nn l'ha mai presa...quindi stai tranquilla lui nn può infettare + nessuno


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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