Domanda:
Chi mi sa dire cos'è l' epatite C,i suoi sintomi e come si contrae? Dove posso trovare un sostegno?
fior
2006-12-05 00:54:31 UTC
Chi mi sa dire cos'è l' epatite C,i suoi sintomi e come si contrae? Dove posso trovare un sostegno?
Dieci risposte:
2006-12-05 01:01:40 UTC
L'epatite C è una forma di epatite (infiammazione del fegato) causata da uno specifico virus (Hepatitis C Virus (HCV)). Prima della sua individuazione nel 1989, i sintomi che lo caratterizzavano erano definiti come "epatite non A non B".

Sintomi e diagnosi

In molti casi l'epatite acuta C non ha sintomi e diventa cronica causando danni al fegato nel lungo termine; ad esempio cirrosi e carcinoma epatocellulare. Generalmente i danni seri al fegato non si presentano se non dopo 10-40 anni dopo l'infezione. Altre sintomatologie possono presentarsi in presenza di epatite C; alcune sono tiroidismo, crioglobulinemia e alcuni tipi di glomerulonefrite.

Alcuni sintomi che possono presentarsi sono: fatica, perdita di appetito, nausea e vomito, febbre, debolezza, leggeri dolori addominali.

Una diagnosi specifica è la ricerca dell'RNA del virus (HCV Ab) tramite tecnica PCR; tale metodica, a scopo diagnostico, è indicata in special modo nei soggetti che presentano, in atto o in anamnesi, comportamenti ad elevato rischio di contagio/trasmissione.

Trasmissione

Anche se è possibile il contagio per via sessuale e verticale (da madre a figlio), diversamente dall'epatite B, è piuttosto raro. L'epatite C non è considerata una malattia a trasmissione sessuale (STD). Vi sono studi che indicano che solo il 1.5% dei partners di hepatitis C risultano positivi ai test. In maggioranza la diffusione si verifica per contatto diretto da sangue a sangue.

Virologia

L'epatite C è un virus a filamento singolo, ricoperto, virus RNA della famiglia del flavivirus. Quando entra in circolo si lega a recettori nei tessuti del fegato, maggiormente ai recettori delle lipoproteine a bassa densità (LDL).

Epidemiologia

Si stima che le persone infette da epatite C nel mondo siano circa 170 milioni. In Italia vi sono circa 1,5 milioni di persone infette con un migliaio di nuovi casi all'anno. La coinfezione con HIV è comune ed i livelli nella popolazione infetta da HIV sono più alti.

Attualmente sono disponibili test sierologici per rilevare l'infezione. Inoltre la PCR può essere usata per individuare il genotipo. Esistono undici gruppi per lo più divisi per area geografica. Il genotipo 1a è il più comune in Nord America mentre in Europa è più diffuso l'1b.

L'infezione si diffonde attraverso lo scambio di sangue e più di rado per via sessuale. Prima della disponibilità dei test era di frequente causata da medicinali emoderivati e trasfusioni.

Anche se epatite A, epatite B e epatite C hanno nomi simili (dato che tutte colpiscono il fegato) i virus sono completamente differenti e a differenza delle prime due non esiste un vaccino.

Terapia

La cura si basa principalmente sull'interferone alfa (IFNα), combinato con altri medicinali in particolare con la ribavirina, senza però garantire la guarigione. Al momento, la terapia in uso è principalmente l'interferone peghilato associato a ribavirina. Gli studi rilevano una guarigione stabile di almeno il 75% per i genotipi 2 o 3 HCV e circa il 50% per il genotipo 1.



È noto che l'alcol favorisce la diffusione del virus e rende il trattamento con interferone meno efficace.



In particolari gruppi di soggetti, tossicodipendenti o alcolisti, la progressione della malattia avviene più rapidamente. Nell'infezione da HIV, sia per effetto primario di HIV, sia per le alterazioni del sistema immunitario, sia per il sovraccarico epatico dovuto a particolari tipologie di farmaci usati nella terapia di questa infezione, l'epatite cronica da HCV ha una evoluzione molto più rapida verso gli stadi più avanzati (fibrosi, cirrosi) rappresentando un quadro clinico di particolare importanza e di notevole impegno clinico.





[modifica] Terapie alternative

Si trovano riferimenti a "terapie alternative" che però si limitano ad alleggerire il carico di lavoro del fegato più che di eliminare il virus. È comunque appropriato agire in modo di rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita. Sono ad esempio da citare gli estratti di Cardo mariano e la liquirizia dove il primo avrebbe proprietà epatoprotetrici e la seconda proprietà antivirali e tende a far alzare la pressione arteriosa. Vi sono inoltre vari nuovi medicinali in corso di studio come l'inibitore delle proteasi BILN 2061 che sembra efficace nella riduzione della carica virale ma è ancora in fase sperimentale. In sostanza non sono al momento disponibili altre terapie che abbiano alla base le necessarie verifiche cliniche.





[modifica] Vittime

Naomi Judd e Pamela Anderson hanno reso pubblica la loro malattia e le loro esperienze.



Negli stati uniti 10.000-20.000 morti all'anno sono causate da HCV. Non si conosce con esattezza il numero reale delle persone positive al virus HCV



in Italia, poiché molti di coloro che ne sono affetti, non ne sono a conoscenza: questa categoria di persone viene infatti definita "MALATI INCONSAPEVOLI". Questo è possibile anche grazie al fatto che l' incubazione della malattia è piuttosto lunga e spesso i primi a presentarsi sono i sintomi delle malattie che l'epatite C non curata porta con sé come effetto collaterale.



Una cosa che però non tutti sanno è che esiste una legge dello Stato, la N. 210/92, che offre un indennizzo in termini pecuniari a tutti coloro che hanno contratto il virus( e di cui si abbia conclamazione accertata) da trasfusioni di sangue e/o emoderivati infetti e/o vaccini. A tal proposito è possibile consultare il sito di EPAC. Si tratta di un' associazione onlus che con un modesto contributo potrà provvedere ad inviare il testo integrale della legge e/o vario materiale informativo. Se poi ci si iscrive al sito, sarà possibile ricevere al proprio indirizzo di posta elettronica il servizio di mailing che vi aggiornerà con molta frequenza sui progressi della ricerca, sulle attività dell' Associazione, oltre ad inviare rassegne stampa e quant'altro.



In Italia sono numerose le sentenze emesse da giudici di merito e dalla Corte di Cassazione che riconoscono - in aggiunta (totale o parziale) all'indennizzo previsto dalla legge 210/92 - a soggetti che hanno contratto tale tipo di infezione virale a causa di trasfusioni, un risarcimento dei danni ritenendo, quindi, colpevole il Ministero della Salute (già della Sanità) per omessa attività normativa e carenza di pratica vigilanza circa la produzione, commercializzazione e distribuzione del sangue e suoi derivati.
micia
2006-12-10 07:12:45 UTC
http://www.helpepatic.org/indexpage.htm

anche questo e' un sito di sostegno........

ho lo stesso tuo problema , se vuoi contattarmi via mail...ciao





non riesco a risponderti.... finche' nn confermi il tuo indirizzo mail....

appena sara' attivo ti rispondo... ho ricevuto la tua mail pero'
Casciavit
2006-12-05 07:35:57 UTC
Tendenzialmente x trasfusioni con sangue infetto! ce l'interferone con rivabirina la cui possibilita' di guarigione e' del 50% considera che x migliorare la terapia sta progredendo stanno proseguendo gli studi.

Cmq in Italia credo esistano parecchi centri ospedalieri dove la trattino.
fede81082
2006-12-05 02:49:24 UTC
L’epatite C è un’ infiammazione del fegato (epatite) causata dal virus dell’epatite C (HCV). Contrariamente agli altri virus dell’epatite (A, B, D ed E), l’infezione causata dal virus dell’epatite C – scoperto nel 1989 – porta, in un numero straordinariamente alto di casi, alla malattia epatica cronica.



L’infezione causata dal virus dell’epatite C spesso rimane a lungo asintomatica. Proprio per questo motivo, la maggior parte delle persone infette ignora di esserlo, e tuttavia è proprio nella fase iniziale della malattia che la terapia ha maggiore efficacia

Il virus dell’epatite C si trasmette soprattutto per via ematica, ma può essere presente anche in altri fluidi corporei. Sono conosciute le seguenti possibilità di contagio:



– Lo scambio di aghi e siringhe tra tossicodipendenti rappresenta una delle più frequenti vie di trasmissione del virus nei paesi sviluppati. Dal 65 al 95% dei tossicodipendenti è HCV-positivo. La distribuzione di siringhe sterili monouso ai tossicodipendenti si configura pertanto come un’ importantissima misura preventiva nei confronti del contagio da epatite C.

– Cause ignote

Nel 10–40% dei casi non si riesce a trovare la causa del contagio.



– Lavaggio del sangue con il rene artificiale (dialisi)

All’incirca il 13% dei pazienti emodializzati è contagiato dal virus dell’epatite C in Svizzera.



– Sangue o emoderivati e immunoglobuline (anticorpi) utilizzati o prodotti prima del 1990 – vale a dire prima della scoperta del virus

Dal 1990 si testano tutte le riserve di sangue che vengono utilizzate, ad esempio, durante le operazioni chirurgiche, per accertarsi che non siano state infettate dal virus dell’epatite C. Grazie all’applicazione di precise metodiche per l’individuazione del virus e di più severe norme igieniche, il rischio di infezione è stato quasi completamente eliminato. Ragione per cui, al giorno d’oggi, il rischio di contagio risulta assai limitato.



– Trapianto di organi infettati dal virus dell’epatite C



– Rapporti sessuali con un partner HCV-positivo

La trasmissione del virus con i rapporti sessuali è assai più rara che nel caso dell’infezione da HIV. Persino dopo mesi di rapporti sessuali non protetti con un partner HCV-positivo, l’aumento del tasso di infezione si aggira in media soltanto attorno all’1 a 4%. E proprio a causa di questo tasso relativamente basso, gli esperti sono giunti alla conclusione che il virus dell’epatite C solo raramente si trasmette per via sessuale.



– Contagio madre-bambino

Durante il parto una madre HCV-positiva può, in determinate condizioni, trasmettere il virus al proprio bambino. Tuttavia ciò si verifica per lo più quando la madre è anche HIV-positiva. Però il rischio di trasmissione del virus resta abbastanza limitato, per cui l’infezione da virus dell’epatite C non costituisce di per sé una controindicazione alla gravidanza. Non si consiglia il parto con taglio cesareo. Il virus non si trasmette con il latte materno e non costituisce pertanto controindicazione all’allattamento al seno.



– Ferite da puntura o taglio di personale sanitario

Dato che basta una piccolissima quantità di sangue a trasmettere l’infezione, questi casi si sono spesso verificati.



– Teoricamente il virus dell’epatite C si può trasmettere anche nei modi seguenti:



• Tatuaggi, piercing, agopuntura e altre pratiche di puntura cutanea con strumenti non sterili



• scambio di lamette da barba e spazzolini da denti (contatto ematico).



A tutt’oggi non esistono però casi documentati di trasmissione del virus.

può essere eventualmente opportuno effettuare un test degli anticorpi dell’epatite C. Ciò vale in particolare per:



• i partner di persone contagiate dal virus dell’epatite C

• tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti



• emofiliaci



• pazienti affetti da patologie renali che si sottopongono a emodialisi (rene artificiale)



• persone che hanno ricevuto diverse trasfusioni di sangue prima del 1990

Un test per la ricerca degli anticorpi contro l’HCV indica se il Suo sangue è entrato in contatto con il virus dell’epatite C, producendo i relativi anticorpi.



Se la ricerca degli anticorpi contro il virus dell’epatite C è positiva, si esegue di solito un test per rilevare il virus per mezzo di una PCR (Polymerase Chain Reaction) qualitativa. Se anche questo test risulta positivo, significa che il virus dell’epatite C è presente nell’organismo e si sta moltiplicando. Un altro test di ricerca anticorpale è il RIBA (Recombinant Immunoblot Assay). Diversamente dalla PCR, il RIBA non è in grado di rilevare la proliferazione del virus, ma soltanto di rilevare la presenza degli anticorpi contro il virus dell’epatite C.



Nell’ulteriore decorso della malattia si misurano ripetutamente gli enzimi del fegato (transaminasi). Questi danno un’indicazione indiretta sull’infiammazione del fegato. Se, in ripetuti dosaggi, le transaminasi risultano elevate, si parla di epatite C cronica. Normalmente però le transaminasi hanno un andamento discontinuo, tanto che i valori alti possono avvicendarsi ai valori normali. In un caso su tre le transaminasi restano addirittura normali per tutto il decorso della malattia, anche se il virus si moltiplica nell’organismo (come dimostra il test PCR). In questi casi soltanto una biopsia del fegato può indicare quanto grave sia l’infiammazione o il danno subito dal fegato.



Prima di iniziare un’eventuale terapia con interferone si può misurare il numero dei virus dell’epatite C con un test quantitativo PCR. In tal modo si può appurare in maniera affidabile quanto virus si trovi nel sangue e documentare in seguito il buon esito della terapia con interferone. Si ritiene che la terapia abbia avuto buon risultato se si assiste ad una drastica riduzione della quantità di virus o addirittura alla sua eliminazione.

Attualmente l’unica terapia la cui efficacia è stata dimostrata, è quella con interferone alfa.



Gli interferoni sono sostanze naturali (proteine) che, in quantità minime, vengono prodotte dall’organismo stesso. Esse stimolano il sistema immunitario e aiutano in tal modo l’organismo a combattere le infezioni virali.



L’interferone viene somministrato per iniezione sottocutanea da ripetersi, in genere, 3 volte la settimana, preferibilmente la sera.



In Svizzera sono attualmente in commercio due tipi di interferone, il cui uso è stato autorizzato nel trattamento dell’epatite C cronica. Si tratta dell’interferone alfa-2a e dell’interferone alfa-2b. L’interferone alfa-2a è disponibile in formulazione liquida sotto forma di siringhe preriempite e, come tale, di pronta somministrazione. L’interferone alfa-2b viene invece venduto come sostanza secca da solubilizzare al momento dell’iniezione. Malgrado la differente formulazione, i due interferoni hanno la stessa efficacia nel trattamento dell’epatite C cronica. Di entrambi i medicamenti esiste anche una formulazione già in soluzione, contenuta in un flacone sufficiente per varie somministrazioni. Se si sceglie questa variante bisogna prelevare più volte la quantità di interferone necessaria dallo stesso flacone.

Di norma un’infezione da epatite C non compromette la vita quotidiana del paziente. La persona affetta de epatite C non ha bisogno di seguire una dieta speciale, può continuare tranquillamente a praticare sport ed a svolgere esattamente come prima tutte le sue attività giornaliere.



Per quanto riguarda l’ambiente sociale abituale (colleghi di lavoro, amici, ecc.) non sussiste alcun pericolo di infezione. Anche i bambini affetti da epatite C non costituiscono una fonte di contagio nel proprio ambiente (scuola materna, scuola, sport, ecc.).



Dato che il virus dell’epatite C si trasmette soltanto in casi molto rari con i rapporti sessuali, le coppie stabili non sono tenute in maniera vincolante all’uso del preservativo. Dato che però il rischio di contrarre l’infezione, rispetto alla media della popolazione, risulta 4 volte superiore nel corso di rapporti sessuali non protetti, l’uso del preservativo rappresenta la soluzione più sicura. L’uso del preservativo si raccomanda invece sia a quanti cambiano frequentemente partner sessuale, sia a coloro che seguono pratiche sessuali a maggior rischio di contagio.



Per un sostegno, c'e un associazione dal nome EPAC.

L'organizzazione - senza fini di lucro opera nel settore della assistenza sociale e socio sanitaria; della assistenza sanitaria; della beneficenza; della educazione, formazione, informazione e prevenzione; della ricerca.



A) In generale: lo svolgimento di attività nel settore dell'educazione, informazione, prevenzione, solidarietà e counselling a favore dei soggetti infetti da epatite C, loro parenti e familiari, ma anche a favore del personale sanitario e di chiunque desideri documentarsi maggiormente sull'infezione causata dal virus dell'epatite C.



B) In particolare: aiutare i soggetti più svantaggiati (soggetti in cirrosi, non idonei che non rispondono alle terapie, anziani) attraverso lo sviluppo di programmi finalizzati ad una assistenza materiale e di supporto ma anche rivolti al “contenimento del danno epatico” inclusa la ricerca e la sperimentazione di prodotti o tecniche alternative alla medicina ufficiale che possano aiutare a contenere il danno epatico indotto dal virus HCV in attesa di nuovi e più funzionali farmaci. Tutelare i portatori del virus dell'epatite C che sono oggetto di ingiuste discriminazioni e vessazioni di vario tipo.



C) Favorire e finanziare progetti di ricerca finalizzati a migliorare le attuali conoscenze sull'epatite C e sull'impatto sociale, economico e sanitario causato dalla patologia epatica stessa

Il raggiungimento degli scopi è perseguito attraverso l'attivazione e la gestione delle seguenti attività:



Lo Sviluppo di progetti di prevenzione e di educazione su scala nazionale ed internazionale, anche in collaborazione con soggetti pubblici o privati, finalizzati a fare emergere “il sommerso” dei portatori del virus HCV che ancora non hanno scoperto l'infezione;

Stimolare le istituzioni pubbliche affinché siano adottati piani di educazione, prevenzione ed informazione sull'epatite C su scala nazionale;

L'individuazione di aree di studio che possano essere di sostegno al lavoro degli operatori e alla loro formazione con scambi, corsi, seminari, pubblicazioni;

L'Istituzione borse di studio;

La nomina di comitati scientifici con compiti di consulenza:

La creazione di strutture operative subordinate con finalità analoghe a quelle sopradescritte;

L'offerta di conforto morale, assistenza informativa e materiale ai malati di epatite C, e ai loro familiari attraverso:

- I siti internet gestiti direttamente da EpaC, o suoi fiduciari ;

- La pubblicazione di libri, videocassette, prodotti su supporto magnetico, opuscoli, depliants e articoli per la stampa periodica e quotidiana al fine di arricchire e diffondere l'attività svolta dall'associazione;

- Trasmissioni televisive o radiofoniche;

- Counselling telefonico;

- Organizzare riunioni, dibattiti, conferenze in relazione alle varie attività svolte dall'associazione stessa;

- Partecipare e organizzare incontri e riunioni con gruppi e associazioni simili e che perseguono gli stessi intenti;

- Promuovere ed aderire ad iniziative e programmi organizzati dagli enti statali, locali, comunali e privati che rientrino nell'ambito dell'attività dell'associazione;

- Promuovere una nuova cultura di beneficenza, rendendo gli stessi benefattori, dove possibile, partecipi dei progetti;

- Favorire la nascita di attività collaterali, anche di natura commerciale, che impieghino persone svantaggiate colpite dalla malattia;

- Provvedendo direttamente, o attraverso terzi, ad erogare fondi destinati alla ricerca scientifica nel campo dell'epatite C nonchè all'assistenza in favore dei malati da HCV che versano in condizioni particolarmente svantaggiate e delle loro famiglie

Sono collaboratori gli enti o Istituzioni che, collaborino sul territorio al conseguimento dei fini dell'Associazione. Sono sostenitori le persone fisiche e giuridiche che versino anche una tantum un contributo liberale la cui entità minima viene stabilita di anno in anno dal Consiglio Direttivo. Sono altresì sostenitori le persone fisiche che collaborino con continuità, volontariamente e gratuitamente nelle attività dell'Associazione, indipendentemente dalla corresponsione di un contributo finanziario



Associazione EPAC Onlus

CF 97375600158

Email: info@epac.it



sede amministrativa

Via Luigi Cadorna 17/A

20059 Vimercate (MI)

Tel. 0396612460 - fax. 0396917255



sede operativa

Indirizzo : Via Masala Colonnello Tommaso, 42

00184 - Roma

C/O Parco Altamira

Uscita GRA - Direzione Alitalia/Pisana

Telefono: 06/60200566

Fax : 06/60209056
claudia b
2006-12-05 01:06:17 UTC
Epatite virale C

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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L'epatite C è una forma di epatite (infiammazione del fegato) causata da uno specifico virus (Hepatitis C Virus (HCV)). Prima della sua individuazione nel 1989, i sintomi che lo caratterizzavano erano definiti come "epatite non A non B".





[modifica] Sintomi e diagnosi

In molti casi l'epatite acuta C non ha sintomi e diventa cronica causando danni al fegato nel lungo termine; ad esempio cirrosi e carcinoma epatocellulare. Generalmente i danni seri al fegato non si presentano se non dopo 10-40 anni dopo l'infezione. Altre sintomatologie possono presentarsi in presenza di epatite C; alcune sono tiroidismo, crioglobulinemia e alcuni tipi di glomerulonefrite.



Alcuni sintomi che possono presentarsi sono: fatica, perdita di appetito, nausea e vomito, febbre, debolezza, leggeri dolori addominali.



Una diagnosi specifica è la ricerca dell'RNA del virus (HCV Ab) tramite tecnica PCR; tale metodica, a scopo diagnostico, è indicata in special modo nei soggetti che presentano, in atto o in anamnesi, comportamenti ad elevato rischio di contagio/trasmissione.





[modifica] Trasmissione

Anche se è possibile il contagio per via sessuale e verticale (da madre a figlio), diversamente dall'epatite B, è piuttosto raro. L'epatite C non è considerata una malattia a trasmissione sessuale (STD). Vi sono studi che indicano che solo il 1.5% dei partners di hepatitis C risultano positivi ai test. In maggioranza la diffusione si verifica per contatto diretto da sangue a sangue.





[modifica] Virologia

L'epatite C è un virus a filamento singolo, ricoperto, virus RNA della famiglia del flavivirus. Quando entra in circolo si lega a recettori nei tessuti del fegato, maggiormente ai recettori delle lipoproteine a bassa densità (LDL).





[modifica] Epidemiologia

Si stima che le persone infette da epatite C nel mondo siano circa 170 milioni. In Italia vi sono circa 1,5 milioni di persone infette con un migliaio di nuovi casi all'anno. La coinfezione con HIV è comune ed i livelli nella popolazione infetta da HIV sono più alti.



Attualmente sono disponibili test sierologici per rilevare l'infezione. Inoltre la PCR può essere usata per individuare il genotipo. Esistono undici gruppi per lo più divisi per area geografica. Il genotipo 1a è il più comune in Nord America mentre in Europa è più diffuso l'1b.



L'infezione si diffonde attraverso lo scambio di sangue e più di rado per via sessuale. Prima della disponibilità dei test era di frequente causata da medicinali emoderivati e trasfusioni.



Anche se epatite A, epatite B e epatite C hanno nomi simili (dato che tutte colpiscono il fegato) i virus sono completamente differenti e a differenza delle prime due non esiste un vaccino.





[modifica] Terapia

La cura si basa principalmente sull'interferone alfa (IFNα), combinato con altri medicinali in particolare con la ribavirina, senza però garantire la guarigione. Al momento, la terapia in uso è principalmente l'interferone peghilato associato a ribavirina. Gli studi rilevano una guarigione stabile di almeno il 75% per i genotipi 2 o 3 HCV e circa il 50% per il genotipo 1.



È noto che l'alcol favorisce la diffusione del virus e rende il trattamento con interferone meno efficace.



In particolari gruppi di soggetti, tossicodipendenti o alcolisti, la progressione della malattia avviene più rapidamente. Nell'infezione da HIV, sia per effetto primario di HIV, sia per le alterazioni del sistema immunitario, sia per il sovraccarico epatico dovuto a particolari tipologie di farmaci usati nella terapia di questa infezione, l'epatite cronica da HCV ha una evoluzione molto più rapida verso gli stadi più avanzati (fibrosi, cirrosi) rappresentando un quadro clinico di particolare importanza e di notevole impegno clinico.





[modifica] Terapie alternative

Si trovano riferimenti a "terapie alternative" che però si limitano ad alleggerire il carico di lavoro del fegato più che di eliminare il virus. È comunque appropriato agire in modo di rallentare il decorso della malattia e migliorare la qualità della vita. Sono ad esempio da citare gli estratti di Cardo mariano e la liquirizia dove il primo avrebbe proprietà epatoprotetrici e la seconda proprietà antivirali e tende a far alzare la pressione arteriosa. Vi sono inoltre vari nuovi medicinali in corso di studio come l'inibitore delle proteasi BILN 2061 che sembra efficace nella riduzione della carica virale ma è ancora in fase sperimentale. In sostanza non sono al momento disponibili altre terapie che abbiano alla base le necessarie verifiche cliniche.





[modifica] Vittime

Naomi Judd e Pamela Anderson hanno reso pubblica la loro malattia e le loro esperienze.



Negli stati uniti 10.000-20.000 morti all'anno sono causate da HCV. Non si conosce con esattezza il numero reale delle persone positive al virus HCV



in Italia, poiché molti di coloro che ne sono affetti, non ne sono a conoscenza: questa categoria di persone viene infatti definita "MALATI INCONSAPEVOLI". Questo è possibile anche grazie al fatto che l' incubazione della malattia è piuttosto lunga e spesso i primi a presentarsi sono i sintomi delle malattie che l'epatite C non curata porta con sé come effetto collaterale.



Una cosa che però non tutti sanno è che esiste una legge dello Stato, la N. 210/92, che offre un indennizzo in termini pecuniari a tutti coloro che hanno contratto il virus( e di cui si abbia conclamazione accertata) da trasfusioni di sangue e/o emoderivati infetti e/o vaccini. A tal proposito è possibile consultare il sito di EPAC. Si tratta di un' associazione onlus che con un modesto contributo potrà provvedere ad inviare il testo integrale della legge e/o vario materiale informativo. Se poi ci si iscrive al sito, sarà possibile ricevere al proprio indirizzo di posta elettronica il servizio di mailing che vi aggiornerà con molta frequenza sui progressi della ricerca, sulle attività dell' Associazione, oltre ad inviare rassegne stampa e quant'altro.



In Italia sono numerose le sentenze emesse da giudici di merito e dalla Corte di Cassazione che riconoscono - in aggiunta (totale o parziale) all'indennizzo previsto dalla legge 210/92 - a soggetti che hanno contratto tale tipo di infezione virale a causa di trasfusioni, un risarcimento dei danni ritenendo, quindi, colpevole il Ministero della Salute (già della Sanità) per omessa attività normativa e carenza di pratica vigilanza circa la produzione, commercializzazione e distribuzione del sangue e suoi derivati.
bioluigi
2006-12-05 01:04:30 UTC
Puoi trovare tutte le informazioni e il sostegno di cui haibisogno sul sito del comitato epatite C

http://www.epac.it/
girellina66 GVG ®
2006-12-05 01:00:37 UTC
http://www.cx.unibe.ch/ikp/lab7/SASL/brochureit.html



http://www.arcobaleno.net/salute/epatite_c.htm



qui trovi tutto, se l'hai contratta tu, vai in ospedale, ti diranno loro, devi fare analisi del sangue specifici e ecografie

mio padre ce l'ha, l'unica cura è l'interferone, rallenta l'avanzamento dell'epatite, dieta, divieto di fumo e alcolici

ciao



si contrae con scambio di siringhe, trasfusioni, dentista e ferite
2017-01-31 12:12:32 UTC
Se vuoi consigli su come rimanere incinta velocemente consulta questo sito http://GravidanzaMiracolosa.netint.info/?3XJI

Cercare di rimanere incinta può essere divertente (hai sempre una scusa per essere intima con il tuo partner!) ma può anche diventare estenuante: molte donne credono che, una volta presa la decisione di creare una famiglia, rimarranno incinta subito mentre, a volte, può trattarsi di un processo piuttosto lungo.
2006-12-12 02:06:37 UTC
io già ho fatto la cura con interferone ma i risultati: nulla di nulla, in Più ho ora anche la tubercolose, e se come sono straniere e non ho dei documenti in regola .........sto cosi cosa cavolo devo fare? ho scoperto quasi 2 anni fa qui in Italia che ho epatite c ho fatto tutti gli accertamenti, la cura con interferone etc,etc, e poi mi sono beccato anche la tubercolosi. ora sono punto da capo. non mi rimane niente da fare !!!!!!!!!!!1 ho troppa PAURA
farfalla
2006-12-05 01:33:32 UTC
è un'iffiammazione del fegato causata dal virus dell'epatite c hcv,contrariamente agli altri virus a,b,d,e, l'infezione causata dal virus epatite c porta, in un numero alto di casi alla malattia epatica cronicva.

si trasmette per via ematica, cioè attraverso il sangue infetto ma in certi casi anche in altri luidi corporei: aghi infetti( tra tossicodip.), lavaggio del sangue con il rene artifi ecc, rapporti sessuali co partner positivo hcv e anche tra madre - bambino fetale


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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