Domanda:
Perchè viene l'influenza?
2006-10-05 02:47:56 UTC
Perchè viene l'influenza?
Sette risposte:
Spiridione
2006-10-05 03:01:12 UTC
L'influenza è una malattia virale dovuta a virus influenzali.

E' errato credere che l'influenza venga se si prende freddo, perchè è necessario sempre venire in contatto col virus.

Il virus si trasmette prevalentemente per via aerogena anche se in alcuni casi ci può essere passaggio attraverso le mucose o la congiuntiva dell'occhio.
Sere
2006-10-05 22:06:15 UTC
è la sintomatologia che viene dopo aver contratto un virus(ortomixo per esempio).è molto comuune e genera epidemie molto spesso e in poco tempo.in più è molto variabile per questo l'immunità nn è duratura e la prendi spesso,a differenza del morbillo che lo prendi una sola volta nella vita.fattori concomitanti quali stress,sistema immunitario un pò giù,freddo,cambiamenti vari,possono aiutare l'insorgere
sim_checo
2006-10-05 12:12:33 UTC
Una "sindrome influenzale" è dovuta in genere ad un'infezione virale.



Si tratta di virus dell'infulenza "in senso stretto" quando è in gioco influenzavirus A e B (ortomixovirus) ma molti altri virus (paramixovirus, rotavirus, adenovirus tec...) possono dare sintomi simili.



Oltre che sui classici sintomi di febbre, senso di spossatezza, dolori muscolari e articolari e sintomi respiratori, la diagnosi di influenza si basa sul criterio epidemiologico (cioè sul periodo dell'anno e sulla conoscenza che la popolazione di quella zona è interessata in quel momento).



Il rapporto del clima con l'influenza non va esagerato, anche se esiste, ma mai come causa, tuttalpiù come fattore favorente.



Fortunatamente è stata ormai abbandonata la teoria cui l'influenza deve il suo nome, e cioè che sia causata dall'"influenza degli astri".
2006-10-05 10:01:25 UTC
L'influenza viene perchè non ci copriamo, sudiamo e perchè è un virus e quindi si diffonde anche se ti copri e ne vieni a contatto.
spaziovuoto1
2006-10-05 09:56:24 UTC
perchè il nostro corpo subisce l' effetto del clima del tempo ed anche dell' umore e non sempre riesce a reagire ai cambiamenti alle volte anche evidenti
ileana4
2006-10-05 10:23:29 UTC
Come si manifesta

I sintomi della malattia influenzale generalmente sono:

ell’influenza è molto breve, da 1 a 4

giorni (in media 2). Il virus dell’influenza,

che re• febbre (con puntate sino a 39,5°C), generalmente accompagnata da brividiintomi respiratori (come tosse, mal digola,congestionenasale),congiuntivite

Talvolta possono essere presenti sintomi a caricodell’apparatogastro-intestinale (nausea, vomito, diarrea), specialmente nei bambini.



Come si prende

L’influenza ha un periodo d’incubazione breve, variabile da 1 a 4

giorni (in media 2 giorni), durante il quale si può essere già

contagiosi. In particolare il periodo di contagiosità comincia

qualche giorno prima della comparsa dei sintomi e si prolunga

per circa 3-5 giorni. Questo significa che il virus può essere

trasmesso anche da persone che non manifestano ancora i

sintomi della malattia.

Il virus influenzale, che resiste molto bene nell’ambiente

esterno in situazioni di freddo e bassa umidità,

si diffonde facilmente negli ambienti chiusi affollati.



Cos’è l’influenza

L’influenza è un’infezione respiratoria virale, molto

contagiosa perché si trasmette facilmente attraverso

goccioline di muco, saliva ed in genere per via aerea, anche

semplicemente parlando vicino ad un’altra persona. Ha un

andamento tipicamente stagionale (in Italia da dicembre a

marzo), ed i sintomi che all’inizio la caratterizzano possono

essere molto variabili, dal semplice raffreddore al mal di

testa, dall’infiammazione della gola alla bronchite.

osservano più frequentemente vomito e diarrea. Anche negli

anziani (oltre i 75 anni di età) generalmente la febbre rimane

bassa, l’insorgenza dei disturbi è graduale e comporta

soprattutto debolezza, dolori osteo-articolari e a volte stato

confusionale.

Di solito l’influenza dura da 3 a 6 giorni ed ha una prognosi

benigna. Nei bambini più piccoli, nelle persone con più di 65 anni

o che hanno alcune malattie croniche e nelle donne in

gravidanza, possono però insorgere complicanze anche gravi.

La diagnosi

La diagnosi di influenza si basa sui sintomi clinici, ma la

certezza diagnostica si ha solo con l’identificazione del virus

influenzale con i test di laboratorio. L’identificazione virale,

tuttavia, non è utile per il singolo individuo perché non modifica

la scelta della terapia, e viene quindi effettuata solo per

identificare i virus circolanti, la cui conoscenza è essenziale per

la produzione di vaccini per la stagione successiva.

I virus dell’influenza, artisti di trasformismo

I virus responsabili dell’influenza hanno una forte tendenza a

cambiare: le loro proteine di superficie, infatti, possono

modificarsi di continuo. In questo modo, i virus dell’influenza

possono sfuggire alle difese del sistema immunitario anche delle

persone che, negli anni precedenti,

avevano già avuto la malattia. Quindi le difese che l’organismo ha sviluppato contro il virus dell’influenza, che circolava un certo anno, possono non essere efficaci per il virus dell’anno successivo.

Per questi motivi la composizione del vaccino anti-influenzale deve essere aggiornata tutti gli anni, preparando il vaccino in base ai tipi di virus che si prevede circoleranno durante l’inverno.

Ogni primavera, quindi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara ufficialmente quale sarà la composizione del vaccino anti-influenzale per la stagione

successiva.



Breve storia dell’influenza

Le prime descrizioni di epidemie caratterizzate da sintomi simil-influenzali risalgono al V sec. A.C. in Grecia, e sono continuate nei secoli successivi, evidenziando come l’influenza sia presente damillenni nella popolazione umana. Indagini di

sieroarcheologia su sieri di persone nate nella seconda metà dell’Ottocento hanno evidenziato che virus simili a quelli attualmente circolanti erano già presenti nell’uomo nel secolo passato.

Il primo isolamento di virus influenzale nell’uomo risale al 1933 in Inghilterra (ma in precedenza eran stati isolati virus influenzali sia da polli che da suini). Da allora, sono stati identificati tre tipi di virus influenzale, costituenti il genere Orthomixovirus: i tipi A e B, responsabili della sintomatologia influenzale classica, e il tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico).



Le complicanze

Normalmente l’influenza è una malattia senza gravi conseguenze, ma in alcune persone, soprattutto le più deboli come gli anziani, può causare complicanze anche gravi per la salute. Lecomplicanze dell’influenza vanno dalle sinusiti ed

otiti (queste ultime soprattutto nei bambini) alle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio malattie croniche dell’apparato cardio-vascolare o respiratorio).

Le complicanze respiratorie sono le più frequenti,soprattutto le polmoniti batteriche, in cui, dopo un miglioramento dei sintomi dell’influenza, si assiste alla ricomparsa della febbre e ad un peggioramento delle condizioni generali. Oltre alle polmoniti

batteriche, si possono verificare anche polmoniti virali, di solito più gravi.

Vi sono poi le complicanze cardiache. Infatti, a seguito dell’influenza, possono comparire alterazioni del ritmo cardiaco, dei toni cardiaci, segni di insufficienza cardiaca. La letteratura conferma l’importanza della vaccinazioneantinfluenzale nel diminuire sia i ricoveri che la mortalità per polmonite.

Il 23 settembre scorso, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino per la stagione 2005-2006, è partita ufficialmente la nuova campagna antiinfluenzale

del Ministero della Salute, dopo che l’Organizzazione

Mondiale della Sanità ha come ogni anno stabilito quali sono i tre ceppi virali da includere nel vaccino. Due tipi di virus sono uguali allo scorso anno, mentre uno è diverso: si tratta dell’A/California/7/2004, che sostituisce il A/Fujian/411/2002. Il vaccino di quest’anno, già disponibile anche in farmacia, contiene i due ceppi della stagione

passata, più uno nuovo.

I virus influenzali



Come si previene

La vaccinazione costituisce la principale misura di prevenzione dell’influenza, ed è rivolta soprattutto alle persone che hanno un maggior rischio di avere forme gravi di influenza,o che svolgono attività essenziali per lacomunità.



Efficacia e sicurezza del vaccino

I virus influenzali vanno incontro a frequenti e permanenti cambiamenti della loro struttura,determinando così la comparsa di nuovi ceppi che sono i responsabili delle epidemie influenzali che si susseguono ogni anno. Le caratteristiche del tutto nuove

di questi virus fanno sì che la popolazione non abbia una adeguata protezione immunitaria (acquisita naturalmente o con la vaccinazione) nei loro confronti.

Le informazioni sulle modifiche cui vanno incontro i virus influenzali sono raccolte da un sistema di

sorveglianza e i dati ottenuti da queste informazioni vengono

utilizzati per la “composizione” del nuovo vaccino stagionale, che

fonda la sua efficacia sulla maggiore concordanza possibile fra i

virus circolanti e i virus vaccinali.

I vaccini antinfluenzali disponibili sono costituiti da componenti del virus (virus ucciso, oppure vaccino a subunità, vaccino split). La vaccinazione comporta raramente effetti indesiderati, peraltro di scarsa entità, che vanno dal gonfiore-arrossamento nella sede

dell’iniezione, al malessere generale, alla febbricola o a dolori

muscolari di breve durata e intensità. Il vaccino è efficace e sicuro.



Quando vaccinarsi

Il periodo più indicato per la vaccinazione va da ottobre a dicembre.

In linea generale i vaccini inattivati, quali il vaccino

antinfluenzale, non interferiscono con la risposta immune ad altri

vaccini inattivati o viventi attenuati.

Bambini ad alto rischio di complicazioni per influenza possono

ricevere, se necessario, il vaccino antinfluenzale insieme con altri vaccini obbligatori e raccomandati, in sedi corporee e con

siringhe diverse.

Negli adulti ad alto rischio di complicazioni e negli anziani, è

possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale

contemporaneamente ad altre vaccinazioni, in particolare con

quella antipneumococcica, le cui indicazioni sono

sostanzialmente le stesse dell’antinfluenzale.

Mentre la vaccinazione antinfluenzale va ripetuta annualmente,

per l’antipneumococcica è raccomandato un richiamo dopo

cinque anni.



Come si cura

Se nonostante tutte le precauzioni, l’influenza arriva, ci sono

alcuni farmaci che possono essere utilizzati per alleviare la

sintomatologia o curare eventuali complicazioni.

La terapia di base dell’influenza è essenzialmente sintomatica.

È consigliabile riposo nella fase acuta della malattia e per 24-

48 ore dopo la scomparsa della febbre. Nei casi di influenza non

complicati, con febbre elevata, cefalea, dolori articolari possono

essere indicati i farmaci antipiretici, analgesici, antinfiammatori

(i più comuni sono il paracetamolo e l’acido acetilsalicilico, che

non va però usato nei bambini e negli adolescenti) e

decongestionanti nasali per favorire la respirazione.

Gli antibiotici sono utili per il trattamento di complicanze

respiratorie causate da batteri, ma è importante evitarne l’uso

indiscriminato ed assumerli solo se prescritti dal medico curante.

Il loro uso non appropriato va infatti evitato perché può favorire

la selezione di batteri resistenti agli antibiotici.

In caso di influenza nelle persone a rischio e nelle forme più gravi è sempre opportuno consultare il medico curante.

Lo stesso medico curante potrà, nei casi opportuni, prescrivere la terapia con gli antivirali disponibili: questi ultimi, servono per ridurre la durata dei sintomi dell’influenza e la gravità della malattia.



Che cos’è l’influenza?

L’influenza è una malattia provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). Spesso vengono

impropriamente etichettate come “influenza” diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che

possono presentarsi con sintomi molto simili.

Nello stesso periodo dell’anno in cui la circolazione dei virus influenzali è massima (in Italia solitamente da novembre a marzo) possono contemporaneamente circolare molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico,dall’influenza (Adenovirus, Rhinovirus, virus

sinciziale respiratorio etc.).



Quali sono i sintomi dell’influenza?

I sintomi dell’influenza sono comuni a molte altre malattie: febbre, mal di testa, malessere generale, tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari. Soprattutto nei

bambini si possono manifestare anche

sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale

(nausea, vomito, diarrea).



Come si trasmette?

Per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, lo starnuto oanche semplicemente parlando. Il periodo dicontagiosità comincia un po’ prima che simanifestino i primi sintomi e si prolunga per 3-5 giorni; solitamente il periodo dicontagiosità è un po’ più lungo nei bambini che negli adulti.



Domande e risposte

Resiste molto bene nell’ambiente esterno in situazioni di freddo ed umidità,si diffonde facilmente negli ambienti affollati.



Quali sono le complicazioni

dell’influenza?

Le complicazioni dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad

esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei

bambini).



Come si cura l’influenza?

Nei confronti dell’influenza può essere messa in atto una terapia sintomatica, con farmaci quali antipiretici (che abbassano la

febbre), analgesici (che agiscono sul senso di malessere, sulla cefalea e sui dolori articolari e muscolari) ed antinfiammatori.

Il trattamento sintomatico è sufficiente nella maggior parte dei casi di influenza non complicata; in presenza di complicazioni

(polmonari o di altro tipo) va naturalmente prescritta e somministrata una terapia specifica, sempre dietro indicazione e sotto il controllo del medico curante.



Info prese su:

www.ccm.ministerosalute.it/ccm/documenti /Influenza16ppOkDEF.pdf -
2006-10-05 09:52:19 UTC
L'influenza viene perchè non ci copriamo abbastanza...adesso arrivano i primi freddi, ma c'è il sole però è freschino e c'è ancora gente con smanicati e bermuda perchè vedono il sole.

Spremute+vestirsi a strati è la soluzione migliore.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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